Tassa su liquidi e aromi per la sigaretta elettronica 2024
- Monica
- 9 Febbraio 2024
- Normative sigarette elettroniche
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ToggleNel corso del 2024, il settore della sigaretta elettronica si trova ad affrontare una significativa sfida con l’aumento delle accise sui liquidi destinati a questi, contenenti o meno nicotina. Questa decisione governativa, dapprima abbozzata e poi approvata nella manovra di bilancio di fine 2023, vede, infatti, diversi cambiamenti dal 2024. Se già sei spaventat* da cose così complesse, don’t worry perchè in questo articolo andremo a vedere in modo semplice e soprattutto “comprensibile” a noi comuni persone tutto ciò che accadrà. Ma partiamo dal principio.
Le proposte governative nel 2023
Tutta questa storia ha inizio nel 2023, con i principali partiti della coalizione di governo di centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) che presentano un emendamento, per la prima volta molto specifico anche in materia “liquidi per sigarette elettroniche”. In questo documento, poi addizionato all’articolo 6 della legge di recepimento decreto-legge 145/23 (che per chiarire non è altro che una piccola parte della legge di bilancio) recante misure urgenti in materia economica e fiscale, è stata proposta la tassazione totale di liquidi ed aromi per lo svapo, oltre ai canonici aumenti di accisa sulla nicotina e sul tabacco. In altre parole, saranno soggetti ad accisa statale e, quindi all’obbligo del sigillo fiscale, anche gli aromi e i liquidi shot series o scomposti, oltre ai vecchi liquidi pronti all’uso con e senza nicotna e alle sigarette elettroniche puff usa e getta.
Lascio qui il link della Gazzetta Ufficiale dove poter leggere gli articoli 6-BIS E 7 proprio inerenti ai liquidi da inalazione (ma sappi che questa è scritta in politichese). Decreto poi approvato dalla Camera dei deputati, senza nessuna modifica nel mese di dicembre 2023.
I veri cambiamenti del 2024
Cosa cambierà questa legge nel 2024 per il settore del vaping e della sigaretta elettronica? Come già detto, tutto ciò che viene venduto allo stato liquido (anche aromi e liquidi scomposti) sarà soggetto a tassazione, al pari di liquidi pronti all’uso senza nicotina.
Cosa cambierà per i liquidi scomposti e gli aromi concentrati
Dal 2024, anche liquidi scomposti, mini shot ed aromi concentrati saranno soggetti a tassazione, variabile ogni anno in base all’incremento della tassa sul tabacco e della volontà politica. Ogni confezione dovrà avere una fascettata con il contrassegno fiscale apposta sopra la chiusura, proprio come quella che da circa un anno c’è sulle boccette di nicotina.
Il tutto non avverrà con lo scoccare della prima ora del 1 maggio, infatti, più sotto c’è una sezione di articolo dedicata alle tempistiche dell’entrata in vigore di questa nuova accisa.
Cosa cambierà per la nicotina
Riguardo i booster di nicotina il discorso è molto più breve ma, comunque, tagliente con “l’aumento” della sola accisa”, senza altre variazioni per l’anno corrente.
Cosa cambierà per la base neutra, il VG e il PG
Per questi due componenti di liquido per sigaretta elettronica il discorso sembra essere un attimo diverso. Nel documento definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale si fa, infatti, riferimento a:
"componenti della miscela liquida idonea alla vaporizzazione e che sono volti a conferire un odore o un gusto ai prodotti liquidi da inalazione senza combustione..."
quindi non a glicole propilenico (PG) e glicerolo vegetale (o glicerina vegetale VG). Viene comunque, specificato che glicole e glicerolo non rientrano nella tassazione SOLO se venduti separatamente; Al contrario se, invece, VG e PG sono già miscelati come prodotto “base neutra” saranno soggetti ad imposta pari agli zero nicotina.
Quando entra in vigore la tassa
Tassa su liquidi e aromi 2024 per il consumatore finale
Dal 1 maggio 2024 anche liquidi ed aromi saranno sottoposti ad accisa di Monopolio di Stato, ampliando la gamma di prodotti tassati per lo svapo. Di conseguenza, accisa vera e propria, tassello fiscale e incremento in fatto di prezzo avverrà dal 1 maggio 2024 per i consumatori finali (su nuovi prodotti e restock avvenuti dopo tale data).
Tassa su liquidi e aromi 2024 per negozi, produttori ed importatori
Stando sempre alla Gazzetta Ufficiale, queste sono le tempistiche di smaltimento per produttori, importatori e negozianti, di liquidi ed aromi senza tassello fiscale:
"Con determinazione del di-rettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e' stabilito un congruo termine per lo smaltimento delle scorte dei prodotti di cui al comma 7-quater che risultino non conformi alle disposizioni del presente articolo; tale termine non puo' essere inferiore a tre mesi, decorrenti dalla data di adozione della predetta determinazione, per lo smaltimento delle scorte detenute da importatori, produttori e distributori e non puo' essere inferiore a sei mesi, decorrenti dalla medesima data di adozione, per lo smaltimento delle scorte presenti nelle rivendite di generi di monopolio, negli esercizi di vicinato autorizzati, nelle farmacie e nelle parafarmacie nonche' in altri esercizi di vendita."
Tempistiche per le rimanenze per negozi e produttori
Tradotto in parole più semplici: gli aromi, i liquidi scomposti e i mini shot, definiti “RIMANENZE DI MAGAZZINO “potranno essere venduti ai negozianti almeno fino a fine luglio, mentre i prodotti sugli scaffali dei negozi potranno essere venduti fino ad ottobre. In sostanza, dopo questa data (per il momento approssimativa), tutti i liquidi scomposti e gli aromi dovranno essere muniti di sigillo fiscale e accisa. Per i prodotti invenduti dopo tale data, è previsto il classico smaltimento com’è già stato per i liquidi pronti e le nicotine, qualche anno fa.
Aumento dell'accisa sulla nicotina
Come abbiamo visto, pochi giorni fa (1 febbraio 2024) è aumentata l’accisa su prodotti per fumatori tradizionali, come tabacco, sigarette e heets. Ma non solo. Da inizio anno è aumentato anche l’importo dell’accisa sui prodotti da inalazione come liquidi pronti pre miscelati (quindi pronti all’uso) e la nicotina. L’importo, infatti, è calcolato come conseguenza all’equivalenza tra svapo e tabacco, con aumento parallelo tra questi due prodotti.
Come calcolare l’accisa sulla nicotina 2024
Provo a spiegarlo meglio:
- in Italia, l’accisa gravante su un chilogrammo di sigarette tradizionali è pari a 159,49€, ovvero 0,15949€ per singola sigaretta
- lo Stato italiano equipara un millilitro di liquido da inalazione a 5,63 sigarette (……)
- il risultato è un calcolo semplice, essendo che la matematica non è un’opinione. Dal 1 febbraio, quindi, la tassa su liquidi e sigarette elettroniche usa e getta con nicotina è pari a 0,134689 € per millilitro e di 0,089793 euro per millilitro per liquidi e sigarette elettroniche usa e getta senza nicotina. Questo ultimo importo sarà quello applicato dal 1 maggio 2024 anche ad aromi e liquidi scomposti.
- Al tutto va aggiunta l’iva al 22%. Un’accisa su un’accisa.
Tassa su liquidi e aromi per sigarette elettroniche
Ma quindi, effettivamente, quanto inciderà questa nuova tassa sui nostri cari liquidi scomposti e aromi concentrati? Vediamolo insieme
Quant’è la tassa sugli aromi per sigaretta elettronica
Facciamo subito l’esempio su un aroma concentrato classico da 10ml. Se l’accisa sugli aromi è la stessa che attualmente grava su liquidi pronti senza nicotina, pari a 0,089793 euro per millilitro, il calcolo è semplice.
[0,089793 x 10 (che sono gli ml totali del nostro aroma)] + 22% = 1,096~
All’incirca 1,10€ di tassa ivata per ogni 10ml di aroma concentrato. Stesso valore per i liquidi scomposti minishot 10+10
Quant’è la tassa sui liquidi scomposti per sigaretta elettronica
Per gli scomposti da 20ml di aroma, per intenderci i classici liquidi scomposti che vedete nei miei video, il valore va raddoppiato:
[0,089793 x 20 (che sono gli ml totali del nostro aroma)] + 22% = 2,192~
All’incirca 2,20€ di tassa ivata per ogni 20ml di liquido scomposto.